Lo stesso Roberto Calderoli, che questa legge l'ha scritta, la definì successivamente una porcata. Con questa legge si è votato nel 2006, nel 2008, nel 2013. Adesso la Corte Costituzionale dice che il premio di maggioranza e la mancanza di preferenze sono incostituzionali. Grazie a questa legge la maggioranza che uscì vittoriosa nel 2006 (l'Unione di Romano Prodi) ebbe vita breve perché al Senato i numeri erano risicati e bastò un passaggio di pochi senatori, circa due anni dopo, a far cadere il governo. Una legge con la quale si è votato nel 2008 e con la quale si è votato nel 2013, con un centro sinistra vittorioso in termini assoluti ma che, data la base regionale dell'attribuzione del premio di maggioranza al Senato, non ha avuto i numeri per governare. "Siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto" dicevano dalle parti del Pd e degli altri partiti della coalizione. Risultato? Il governo di larghe intese, che oggi si prepara ad affrontare una verifica dopo la scissione del Pdl. In ogni caso, la legge porcata è stata definita incostituzionale: forse è passato troppo tempo, forse danni quasi irreversibili per il paese sono già stati fatti, sarebbe forse ora di cambiarla questa tanto nota legge elettorale.
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