domenica 6 dicembre 2015

Napoli, un cinema con il letto

Piacerà di certo al ragionier Ugo Fantozzi l'ultima trovata della città di Napoli, ossia un cinema con i letti a due piazze. La notizia, rimbalzata nei giorni scorsi in rete (riportata, tra gli altri, dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno), è relativa al cinema Ambasciatori di via Crispi: la storica sala si "rinnova" e nella platea da 110 posti ci saranno anche letti a due piazze, per gustarsi il film come se si stesse a casa propria. Il cinema cambia anche nome e si chiamerà Hart, ossia cuore, in olandese. La prima cinematografica ci sarà l'8 dicembre con il film Dio esiste e vive a Bruxelles, del regista Jaco Van Dormael. Hart sarà anche teatro, musica dal vivo e gastronomia.

(foto dalla rete, fotogramma da Il secondo tragico Fantozzi)

Di certo, una soluzione del genere potrebbe piacere al ragionier Ugo Fantozzi: nella celeberrima sequenza de La corazzata Kotiomkin (lo scriviamo come pronunciato proprio dalla voce narrante) il ragioniere e gli impiegati non resistono alla pellicola in bianco e nero del cinema muto e si addormentano uno dopo l'altro. Ovviamente, non è questa la mission di Hart (che non si propone di far addormentare gli spettatori, bensì di metterli a loro agio) ma al ragioniere d'Italia, nell'episodio inserito ne Il secondo tragico Fantozzi, un cinema del genere sarebbe probabilmente piaciuto: Fantozzi, magari, non sarebbe finito in ginocchio sui ceci.

Il rapporto tra Fantozzi e i mezzi di comunicazione di massa - il cinema in particolare - è uno degli argomenti affrontati in Memorie dal sottoscala, saggio dedicato al ragionier Fantozzi ed edito da Amarganta.


martedì 1 dicembre 2015

Napoli - Inter? Fantozzi ("Ragioniere, che fa? Pali?" - semi cit.)

"Scusi, chi ha fatto palo?" grida il povero ragionier Fantozzi, dopo aver rotto una finestra con un pugno, ricevendo un pugno per tutta risposta. Costretto ad andare ad assistere alla proiezione del "film cecoslovacco con sottotitoli in tedesco", Fantozzi deve abbandonare la tranquillità domestica (e la partita in tv) per recarsi al cineforum. Il film in questione è Il secondo tragico Fantozzi, del 1976, secondo capitolo della saga e diretto da Luciano Salce.


Napoli - Inter, sfida al vertice della classifica come non accadeva dal campionato 1989-90, che sarebbe stato poi vinto dagli azzurri: i partenopei si impongono per 2 a 1 ma è nei minuti finali - dopo una bella partita - che si concentrano i pali: due volte, in pochi secondi, l'Inter si vede negare il pareggio dai legni della porta avversaria. Immancabili gli sfottò in rete da parte dei supporter partenopei (ma non è mancata autoironia da parte di quelli nerazzurri): il fotogramma del celeberrimo "Scusi, chi ha fatto palo?" è stato ripreso ad hoc per "sintetizzare", se vogliamo, i minuti conclusivi del match. Al di là dei meriti o demeriti delle due squadre, delle immancabili polemiche arbitrali, Fantozzi è stato citato anche relativamente a Napoli - Inter, così come era accaduto, nei mesi scorsi, in occasione di un'altra partita, con un errore clamoroso a porta vuota di un attaccante: era Sampdoria - Inter dello scorso ottobre, finita 1 a 1. Sullo 0 a 0 Correa, giocatore blucerchiato, sbagliò un goal a porta vuota e in tribuna c'era proprio Paolo Villaggio, tifoso della Sampdoria. In quella occasione addirittura la Gazzetta dello sport titolò con Fantozzi


Ma, si sa, Fantozzi e il calcio sono un binomio quasi indissolubile: in tutta la filmografia sono presenti riferimenti al calcio giocato (la tragica partita tra scapoli e ammogliati) e a quello seguito, con numerosissime citazioni calcistiche e sportive. Citazioni che proseguono anche fuori dalla filmografia, come dimostrato appunto dai due casi citati in precedenza. 

 

Non c'è che dire, Fantozzi è stato, a suo modo, "profetico" anche in questo: personaggio senza tempo, una delle maschere più riuscite, per così dire, del cinema italiano, si è imposto all'immaginario collettivo di intere generazioni. Proprio al ragionier Fantozzi e al suo creatore, il maestro Paolo Villaggio, ho dedicato un saggio appena pubblicato dalla casa editrice Amarganta. "Memorie dal sottoscala", una riflessione cinematografico/sociologica sul personaggio del ragioniere Ugo Fantozzi, su quanto - inevitabilmente - egli appartenga ad ognuno di noi: con il sorriso e facendoci ridere, Paolo Villaggio tocca, con Fantozzi, temi di grande attualità, con un personaggio appunto sempre attuale.